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Intervista

Touchè, il rapper si racconta ad Honiro Journal tra musica e riscatto

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Touchè rilascia il primo singolo omonimo dopo “Seba la Pute”. Il giovanissimo rapper di origini marocchine è salito alla ribalta dopo la collaborazione con Barracano e Massimo Pericolo. Proprio quest’ultimo ha visto in lui la scintilla giusta per collaborare.

“Touchè” è un singolo che parla del giovane rapper, un biglietto da visita. Abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con lui, tra sogni, sacrifici e nuovi progetti alle porte.

Allora, si è parlato molto di te. Molti affermano che tu sia un prodigio e
la tua musica sembra testimoniarlo. Facciamo un attimo un recap generale! Quando e com’è iniziato il progetto “Touché”?

Canto dai 13 anni, la musica mi ha accompagnato ogni singolo giorno e non ne ho mia fatto a meno. Ho iniziato con un gruppetto di amici sai, poi ci siamo divisi. Un anno fa ho deciso di mettermi in gioco e ho caricato “Seba la Pute”. Certo, chi pensava che sarebbe esplosa così? Li ho iniziato a capire che non era più un gioco, un passatempo.

Infatti, pochissimo dopo, il pezzo arriva negli ascolti di un master della
scena, oltre che tra i preferiti di tanti nuovi fan!

Forse erano solo 15.000 views quando c’è stato il vero boom. Quel giorno non me lo dimenticherò mai! Mi ha contattato la mia attuale etichetta, in più mi è stato detto che Massimo Pericolo era molto interessato a realizzare un remix di “Seba la Pute”. Un artista molto umano, lui stesso subito mi disse che il pezzo lo aveva gasato troppo.

Quindi avete dato il via alla collaborazione fin da subito. Inoltre avete girato anche il video del remix vero?
Puoi solo immaginare che emozione. Devo dire che sono stato anche molto orgoglioso di me, perché? Lui stesso mi disse che vedeva in me una certa
maturità che non aveva ancora mai ritrovato in qualcuno della mia età. Fare buona musica è davvero il top, ma anche i valori e l’impegno contano molto, fa sempre piacere quando vengono notati. Ci siamo conosciuti meglio sul set del video, ma ci credi che io ancora non
avevo realizzato?

Che intendi con “realizzare”? Ti sembrava di vivere una realtà parallela?
Non credevo potesse succedere a me. Da un momento all’altro ti senti parte di qualcosa di immenso. Improvvisamente una parte dei sacrifici viene ripagata, ti senti inondato da un senso di riscatto indescrivibile.

Il sogno è solo agli inizi, ma il 2020 segna anche l’inizio del lockdown. La pandemia ha rivoluzionato le carte, messo in pausa i progetti, ma tu non ti fermi. Tanto è vero che inizi a lavorare al singolo di debutto, per altro omonimo del tuo nome d’arte.
Si, non ho lasciato che il momento storico rovinasse quello che avevo in mente, questo grazie anche al mio manager e a tutto il team discografico.
Quando ascolti il brano, ascolti il mio presente, quello che sto vivendo.
Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a dare al pezzo il titolo del mio nome d’arte. “Touché” è il mio biglietto da visita, quello che sono e quello
che sto per diventare. Questo singolo dimostra che non sono solo il ragazzo del remix, ma un artista che vuole crescere e andare avanti.

Secondo te quali sono le caratteristiche del tuo sound, de tuoi testi, che ti stanno facendo apprezzare?
E’ un sound fresco, è una novità a mio parare. Cerco di concentrarmi molto sul testo, vorrei che alle persone arrivasse qualcosa di mai sentito prima. Una storia, una frase, qualcosa che li porti a pensare “ok si, questo è TOUCHÈ”. Spero che la mia musica potrà sempre parlare per me.

Più volte abbiamo alluso alla tua giovane età. Quali sono i pregi e difetti, a tuo parere, per un ragazzo della tua età che si affaccia su questa scena?
Non è un gioco fare musica, non è un gioco impegnarsi in progetti così. Non sto dicendo che mi aspettavo che fosse più facile, anzi, però deve essere per te un nuovo stile di vita. Il pregio sicuramente è proprio la giovane età e la
possibilità di dimostrare quello che vali. Ci sono tantissimi canali di comunicazione, esattamente come tantissimi giovani che ci provano ogni
giorno. Buona parte del successo è nelle tue mani e devi saperlo gestire, certo devi avere anche fortuna.

Domanda secca: sentiremo ancora parlare di Touché?
Assolutamente si e non manca nemmeno troppo all’uscita di nuovi progetto più corposi. Intanto godetevi “Touchè”, perché siamo solo all’inizio.

Ogni volta che ci confrontiamo con artisti così giovani, è impossibile non immaginarseli tra qualche anno. Touché è un prodigio della scena, ma
quello che lo caratterizza è la “fame” di farcela, la voglia di capire come si va avanti. Voi avete già ascoltato il singolo di esordio? Lo trovate nei
migliori digital store!

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