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Intervista

Rocco Hunt:”La mia Rivoluzione parte dal mio percorso”

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La “Rivoluzione” di Rocco Hunt è iniziata! Ne ha fatta di strada dai tempi di Sanremo il rapper partenopeo. Sicuramente un punto di riferimento ormai per molti.

Con il nuovo album Rocco sperimenta certo, ma non perde quei tratti caratteristici che negli anni lo hanno reso unico e molto apprezzato.
Dopo il mega successo di “Un bacio all’improvviso” con Ana Mena, apre la stagione autunnale con un progetto variegato e ricco di novità.

Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui su quello che è stato e soprattutto quello che sarà.

Cosa diresti al Rocco degli inizi, quello che abbiamo conosciuto sul palco dell’Ariston…
Continua! Credici, perché i sogni che avevi in testa si avvereranno piano piano!

Nel nuovo album hai unito la scena storica duettando con Fabri Fibra e la scena in evoluzione, duettando per esempio con MV Killa e Yung Snapp!
Ho sempre cercato di unire, svariare e sperimentare. Di conseguenza anche nei rapporti. Fibra lo conoscevo già, ma non avevamo mai avuto modo di collaborato. Era una delle mie aspirazioni. Altro mio desiderio è quello di rimanere al passo con la musica che gira per le strade di Napoli attualmente, da qui la volontà di invitare nel disco MV Killa e Yung Snapp.

“Rivoluzione” di Rocco Hunt, tra feat iconici e sound internazionale

Quindi, nonostante i grandi successi a livello europeo, la Campania resta protagonista del tuo fare musica?
La Campania è tutto ciò che ho vissuto. Mi ispira ancora, se chiudo gli occhi è li che mi immagino. Mi ha dato tanto, soprattutto a livello artistico-ispirazionale.

L’album si intitolata proprio “Rivoluzione”, come si lega alla tua carriera?
E’ strettamente una rivoluzione personale, mi guardo indietro e vedo che nessuno mi ha regalato niente. Sono io che ho fatto dei sacrifici uno spunto per non fermarmi mai e rivoluzionare di anno in anno la mia carriera ed il mio percorso. Sono partito dal basso e piano piano ho avverato umilmente quello che sognavo. La mia “Rivoluzione” parte dal mio percorso.

In questo album hai duettato anche con il “padre” della scena. Com’è stato lavorare con Guè?
Ci credi che ho scritto quel pezzo pensando a lui? Ho sentito il bisogno di chiamarlo e parlargliene. E’ un pezzo perfetto, dove si stacca un po’ dai concetti impegni e si riprende quell’onda leggera e di svago che appartiene alla musica in generale. Una sperimentazione che è valeva la pena fare con lui.

Tra tutti i pezzi di “Rivoluzione” pensi ce ne sia uno al quale ti senti più legato?
Fiocco Azzuro, è dedicata a mio figlio. Il valore della famiglia è alla base del mio stile di vita sia artistico che personale.

A proposito di valori, ti sei sempre dimostrato vicino alle tematiche in campo umano. La copertina del tuo nuovo album ne è una forte dimostrazione, nonché degna di nota…
La copertina del disco è stata scattata da Fabrizio Cestari sulla quale poi ha lavorato Jorit, che con la sua ‘Human Tribe’ si è fatto conoscere in tutto il mondo. La mia rivoluzione è anche arte e lui è un grande rivoluzionario. La copertina rappresenta il riscatto dei ragazzi di strada che trovano un percorso e lo seguono nonostante tutto. La cover più la guardo e più la amo!

Hai contribuito a portare alto il nome dell’Italia all’estero, come reputi questa esperienza?
In Spagna sono stato accolto a braccia aperte, una cultura eccezionale. C’è da dire che grazie ad Ana Mena siamo entrati dalla porta di ingresso! [ride] Ana è incredibile, oltre ad essere una professionista è una persona eccezionale. Devo dire che, però, il disco di platino in Francia mi ha fatto uno strano effetto! Sono certamente aperti alla musica, ma la scena è abbastanza nazionalista. Essere arrivati in maniera così forte anche a loro è davvero una bella soddisfazione. Sono molto grato.

Una bella notizia riguarda i live, hai già un bel calendario fitto. Come sarà tornare sul palco?
Sarà come tornare a respirare. La musica è (anche) live! Non vedo l’ora di vedere di nuovo il palco, rifare le provare, vivere l’emozione di vedere mille e più fan. Speriamo che tutto riprenda per il meglio, con le giuste capienze e le giuste libertà. Sono in partenza molto felice, visto che alcune date sono già sold out.

La “Rivoluzione” di Rocco Hunt riparte dal suo percorso. Chi ha seguito Hunt dagli inizi può capire a pieno di cosa parla. Un artista incredibile, che ha saputo farsi portavoce dell’Italia all’estero, senza dimenticare mai le sue radici. Voi avete già ascoltato l’album? Quale feat avete preferito?

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