Connect with us

Intervista

CARAVELLE ci racconta “Quello Che c’è”: “Le diversità ci arricchiscono”

Pubblicato

il

Prosegue a pieno ritmo il 2021 di CARAVELLE che, dopo l’esordio con “San Lorenzo” e la pubblicazione di “Muro di Berlino”, “Hawaii” e “Vieste”, conclude l’anno disegnando un nuovo tratto nel dipinto del suo percorso artistico con “Quello che c’è” (The Bluestone Records/Talentoliquido/Believe Digital), il suo nuovo singolo.

Nato da un ritratto interiore trasporto su carta dalla penna sensibile e incisiva di Caravelle in una fredda sera dello scorso inverno, “Quello che c’è”, prodotto da Reb the prod, è un’istantanea della quotidianità di coppia che immortala gli istanti immediatamente successivi a una discussione tra i due partner; quegli intensi e interminabili attimi in cui ciascuno dei protagonisti si isola, meditando a lungo sulle differenze di pensiero tra sé e l’altro.

Caravelle ha raccontato a noi di Honiro Journal “Quello che c’è”!

Caravelle, questo brano si intitola “Quello che c’è”, come mai la scelta di questo nome?
Questo titolo vuole rispecchiare un po’ tutto il senso della canzone, desideravo rappresentare tutti quei momenti dopo un litigio o una discussione, cosa che, in un rapporto di coppia, è praticamente all’ordine del giorno. Dopo tempo si inizia a pensare che questo possa essere sinonimo di incompatibilità e quindi ci si inizia pian piano ad allontanare dall’altra persona. In realtà è proprio dalle diversità di entrambi che può nascere il giusto meccanismo, è proprio da qui che si può iniziare a costruire delle fondamenta solide, queste differenze, se sfruttate nel giusto modo, sono un
gran punto di forza.

“Mi sono perso a forza di contare i passi”
Quanto è importante perdersi al giorno d’oggi? E se capita, come possiamo ritrovare la strada giusta?

Perdersi penso sia normale, tutti in un momento o nell’altro non abbiamo riconosciuto la strada che stavamo percorrendo. È spontaneo quindi chiedersi come possiamo affrontare questi periodi di smarrimento, penso che siano un buon pretesto per esprimersi, per scrivere. Questi momenti sono personali, stando da soli si impara a riflettere. Ritrovarsi alcune volte è facile, altre difficile, questo lo sa solo il destino. La vita ti mette davanti al futuro e solo lei sa cosa ti riserverà! A volte ci si ritrova anche inconsapevolmente, altre volte si lavora per ritrovarsi, altre volte ancora non sappiamo nemmeno perché abbiamo cambiato strada, ma se è destino torneremo sulla strada giusta.

“Sul lungo Tevere i miei pensieri che vanno da sé”
che valore hanno per te i pensieri? Pensi che ormai non si trovi più del tempo per riflettere? Quanto è importante per te avere uno sguardo introspettivo?

È assolutamente fondamentale. Se non si riflette vedo difficile la costruzione di qualcosa di importante. In un mondo come quello di oggi, dove gran parte delle cose sono “usa e getta” molte persone sfruttano il minimo sforzo, ottenendo il minimo risultato, nel minimo tempo. Personalmente preferisco invece fermarmi a ragionare e guardare l’orizzonte, puntare a qualcosa di duraturo. Anche se poi dovesse accadere di non prendere la strada giusta, penso che fermarsi a pensare sia comunque un’ottima arma. A volte è importante anche l’impulsività, ma bisogna anche avere la capacità di saper riflettere.

Caravelle, in “Quello Che c’è” sono molto presenti i gesti quotidiani, quanta importanza ha per te la quotidianità? Quali sono per te i momenti più belli della quotidianità?
La ritengo importantissima, ogni giorno poniamo un mattoncino in più della nostra storia, la vita alla fine la si costruisce proprio giorno dopo giorno. Penso che i momenti più belli siano senza dubbio quando si riesce ad isolarsi dai doveri. Abbiamo molti impegni, che spesso diventano veri e
propri obblighi e credo che ciò che ti appassiona più al mondo, se diventa un’abitudine, prima o poi, perde la sua brillantezza. Il momento migliore nelle mie giornate è quando mi fermo a guardare il cielo, le stelle, mi sento veramente me stesso. Essendo laureato in ingegneria aerospaziale il cielo è
la mia grande passione!

Laureato in ingegneria aerospaziale! Come ti è venuta l’idea di combinare questa passione con la musica? Hanno un punto in comune questi due aspetti della tua vita?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita fin da quando ero piccolo. Ho preso lezioni di pianoforte, con un microfono tra le mani mi sentivo a casa! Ho fatto parte del coro puerorum della cappella sistina e con la chitarra sono autodidatta. L’idea di rendere la musica qualcosa di più è nata
durante il primo lockdown. Prima di quel momento non mi ero ancora approcciato allo scrivere brani, nel marzo 2020 invece scrissi la mia prima canzone e da lì ho iniziato a capire che mi piaceva raccontare, raccontarmi.

Se vogliamo trovare un punto d’incontro tra lo spazio e la musica, cito
nuovamente il cielo. Penso che oltre ad essere una passione per la materia che tratto sia anche una fonte d’ispirazione universale, in particolare la notte. Penso che la notte sia il momento più romantico, magico e introspettivo che esista, volendo invece scendere nell’aspetto metaforico il
punto d’incontro tra questi due aspetti della mia vita potrebbe essere che anche la musica ha in parte qualcosa di matematico!

Tu stesso dichiari che le differenze non sono per forza sinonimo di incompatibilità. È proprio grazie a queste diversità che messe a confronto le persone si arricchiscono? Secondo te si può trovare a queste diversità un lato positivo, un pregio?
A volte questo lo scopriamo man mano che il tempo passa, non mi riferisco solo a scoprire l’altra persona, ma scoprire anche noi stessi grazie agli altri. Pensare di conoscere noi stessi al cento per cento è un errore che commettiamo tutti, ci sono momenti in cui comprendiamo di non essere
esattamente come pensavamo di essere. Scoprendo la persona che hai davanti è inevitabile arricchirsi, e poi non c’è nulla da perdere!

In questo singolo sono raccontati molti dettagli della tua città, quanto Roma ha influenzato ed influenza tutt’ora la tua scrittura e la tua musica? Ti senti molto legato alla tua città?
Moltissimo. Io letteralmente amo Roma, nei suoi pregi e nei suoi difetti. Questo amore, molto probabilmente, nasce dalle storie e gli aneddoti di Roma che mio padre mi raccontava. È un amore spontaneo, innato, sincero. Se penso che adesso uscendo ho la fortuna di poter andare sul lungo Tevere o alla Fontana di Trevi mi rendo conto che è davvero uno spettacolo. Nei miei brani, inizialmente, non la citavo molto, d’ora in poi invece ci saranno sempre più richiami a questa mia amata città, sarà un modo per raccontare le mie radici.

“il destino sorprende scambia tutto per niente e fa rumore ma nessuno mai lo sente”.
È difficile a volte pensare che ci sia un filo conduttore a tutto? Un destino che è motivo di ogni cosa, tu ci credi nel destino? Che valore gli attribuisci destino? Come lo vedi?
Personalmente sono una persona che crede nel destino e quindi sono dell’idea che a volte bisogna anche lasciarsi trasportare, sempre con criterio e giudizio, però credo che non sempre possiamo avere un controllo totale sul futuro, altrimenti non saremmo umani, ed è questo il bello. A me piace
vivere anche i cambiamenti che il destino mi riserva, è vero che spesso fanno paura, ma sono momenti della vita. Se fosse tutto scontato regnerebbe la noia.

Spesso quando ci si trova davanti ai cambiamenti non si sa bene come agire, la verità è che a volte capitano cose che non si possono
controllare, bisogna solamente accettarle e cercare di trarre il meglio anche da quelle situazioni.

Quale credi sia il tuo destino? Cosa si deve aspettare il tuo pubblico dal futuro, hai qualche progetto o obiettivo in particolare che vorresti raggiungere?
Onestamente non saprei cosa dovermi aspettare dal destino, mi piace non pensarlo. Se dovessi vivere una situazione che già mi immaginavo, penso che perda un po’ di emozione, preferisco sorprendermi per ciò che accade. Assieme a Rebecca, con questo brano, abbiamo posato il primo mattoncino per un nuovo percorso, ci saranno altri singoli ed un Ep, vedremo cosa accadrà!

Condividi sui social
Continua a leggere

Trending

Copyright Honiro.it 2018 | HONIRO SRL - P.iva : 12208631007 - Sede legale : Via del mandrione, 105 - 00181 Roma | Powered by Dam Company