Joe Scacchi e Tommy Toxxic, il Wing Klan si racconta a Honiro Journal

Avrete sentito parlare del Wing Klan, progetto nato qualche anno fa dal duo Joe Scacchi e Tommy Toxxic.

Due artisti dagli stili diversi ma complementari: Tommy e le sue liriche introspettive, Joe e la sua attitudine più street, entrambi uniti dalla voglia di raccontare senza filtri la loro realtà, mettendo sempre la musica al primo posto.  

In occasione dell’uscita del singolo Capo, che vede la partecipazione di Ketama, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Tommy e Joe.

Il Wing Klan ha preso campo già diversi anni fa, saranno cambiate le aspettative e la consapevolezza riguardo questo progetto
Tutto è nato quando avevamo circa 18 anni, inevitabilmente è cambiato e maturato. Lo scopo era creare una valvola di sfogo, prendere il microfono e trasformare in musica quello che provavamo. Siamo cresciuti, portando avanti anche esperienze da solisti. Ora c’è la consapevolezza di avere obiettivi ben precisi da portare avanti.

Come nasce un pezzo dei Wing Klan? Non solo dal punto di vista testuale, ma anche di sound…
Diciamo che all’interno del team si è creata una bella alchimia con NIKENINJA. Noi partiamo subito dal testo, da una frase, lasciandoci ispirare anche da quelli che sono i percorsi fatti. NIKENINJA, invece, riesce a trasformare in beat accattivanti quelli che sono i nostri pensieri. In breve, crea insieme a noi l’atmosfera perfetta.

Wing Klan tra il feat con Ketama e nuovi progetti discografici

Il singolo apripista del nuovo album è Capo, insieme a Ketama. In un tempo dove sembra impossibile “riunirsi” per sperimentare o collaborare, com’è stato avvicinarsi ad un artista come lui?
Lavorare con Ketama ti arricchisce a prescindere da quale “zona” o “tappa” della scena rappresenti. Il periodo non aiuta per niente, ma non c’è pandemia che tenga alla chimica musicale che caratterizza un featuring ben studiato. Sarà che, anche per una questione di età, abbiamo sentito Ketama molto vicino a quello che volevamo fosse il risultato finale.

“Guardaci volare perché noi voliamo”, potrebbe essere intesa come la frase chiave di “Capo”?
Si, ma ci teniamo sempre a spiegarla un po’! [ridono] L’intento non è mostrarsi superiori, piuttosto è un invito a sperimentare qualcosa di diverso e fuori dal comune. Elevarci ed elevare il nostro pubblico.

La copertina del singolo è SENSAZIONALE! C’è sicuramente una struttura creativa che rimane impressa. Quanto la cura dei dettagli, l’immagine e l’arte incidono sull’uscita di un nuovo pezzo? Lo styling è importante anche quando si parla di musica secondo voi?
Inutile dire che l’arte in generale è una grande fonte di ispirazione, che aiuta a mettere in risalto quei dettagli che spesso sfuggono all’occhio. L’immagine ha la sua importanza e di seguito, quindi, lo styling. L’artista deve riuscire a bilanciare i due aspetti, nonostante la vera punta rimane naturalmente la musica. Almeno per noi, non rientra nei nostri intenti incentrarci troppo sull’immagine. Nonostante si, la copertina è stata studiata da noi in primis, ma con l’intento di valorizzare quello che poi sarebbe stato il pezzo.

Il nuovo album è previsto a breve, ma già se ne parla con una certa curiosità. C’è un filo conduttore che unisce tutte le tracce?
Si, ogni traccia si unisce all’altra per temi e sound. Abbiamo sperimentato lasciando intatto quel filo invisibile tra tutti i nostri pezzi.

Il periodo pandemico quanto e come ha inciso sul rilascio di nuova musica? Avete mai pensato di rimandare a tempi migliori?
Non abbiamo pensato di rimandare, soprattutto speriamo che la situazione si sistemi quanto prima. La pandemia non ha inciso tantissimo, in quanto stiamo lavorando e abbiamo lavorato senza sosta all’album. Per di più è un progetto nato prima e che non avremo mai abbandonato.

Quali sono, secondo voi, le carte che un rapper emergente in Italia deve sapersi giocare? Senza dubbio in un periodo cosi instabile, dove il live sembra essere ancora lontano.
Spostare il focus da “voglio arrivare li” a “cosa devo fare realmente adesso? Perché lo faccio?”. Attenzione, non è sbagliato sognare in grande assolutamente! Un consiglio, pero, è fare musica concentrandosi sul perché, senza pensare direttamente ai vantaggi di un ipotetico successo.

Incredibile come a volte un cambio di prospettiva possa aiutare nel raggiungere un obiettivo. Tommy e Joe stanno dimostrando di sapere il fatto loro lasciando che sia la musica a parlare. E’ salita una curiosità pazzesca nell’ascoltare l’album o sbaglio? Nell’attesa trovate Capo nei migliori digital store!