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MADMAN torna live con “MM4 SUMMER TOUR”

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Partirà dalla Capitale “MM4 SUMMER TOUR”: prima tappa prevista il 3 luglio al Rock in Roma, questa estate MADMAN porterà per la prima volta dal vivo il suo ultimo lavoro “MM VOL. 4” (Tanta Roba Label, distribuito da Universal Music Italia), il quarto capitolo della saga cult di mixtape, uscito il 12 novembre 2021. 

MM4, un lavoro introspettivo, cupo, in qualche modo figlio della pandemia e dei lunghi mesi di lockdown e spaesamento, vedrà finalmente la luce con gli appuntamenti live di MM4 SUMMER TOUR” di MADMAN, organizzato da Magellano Concerti insieme a Tanta Roba Label:

3 LUGLIO 2022 – ROMA – ROCK IN ROMA 
12 LUGLIO 2022 – PADOVA – SHERWOOD FESTIVAL
16 LUGLIO 2022 – SEGRATE (MI) – MAGNOLIA
22 LUGLIO 2022 – GENOVA – BALENA FESTIVAL 
12 AGOSTO 2022 – ZAFFERANA ETNEA (CT) – SOTTO IL VULCANO FESTIVAL  

Sarà possibile acquistare i biglietti per il tour a partire da domani, mercoledì 16 febbraio 2022, alle ore 16.00.

In “MM VOL. 4”, la maggior parte dei brani vede la produzione di Pk, creando così un sound coerente dall’inizio alla fine.

Questa la tracklist di “MM VOL. 4”:

  1. Jacuzzi (Prod. Pk)
  2. Chillin’ (Prod. Pk)
  3. La Cosa (Prod. Pk)
  4. Vero o Falso feat. Speranza & Rafilù (Prod. 5ive)
  5. Solo Per Me feat. Massimo Pericolo (Prod. Pk)
  6. Hot Pot (Prod. Pk)
  7. Garda (Prod. Pk)
  8. Veleno 8 feat. Gemitaiz (Prod. Pk)
  9. Like This Like That feat. Yung Snapp & MV Killa (Prod. Yung Snapp)
  10. Defcon1 (Prod. Pk)
  11. Audi feat. Ivan (Prod. Pk)
  12. Gaudí (Prod. Mixer T)
  13. Alfredo’s feat. Mattaman, Lil’ Pin, Nacho, Rik Rox  (Prod. Rik Rox) NSFCM (Prod. Grindalf)
  14. Niente Di Nuovo (Prod. Davide Ice)
  15. Chillin’ Rmx feat. Zano (Prod. Pk)

MadMan

MadMan, classe ’88, è considerato uno degli artisti più talentuosi della scena rap Italiana. Dopo i primi mixtape e l’album autoprodotto “Escape from Heart”, nel 2011 avvia una collaborazione con Gemitaiz, dando vita al mixtape “Haterproof” (2011), l’EP “Detto Fatto” (2012) e gli album “Kepler” (2014) e “Scatola Nera” (2019). Nel 2013, poco prima della firma con Tanta Roba Label, rilascia in free-download “MM Vol.1”, dando il via a una serie di mixtape che diventeranno presto di culto. Nel 2015 è la volta di “Doppelganger”, seguito a un anno di distanza da “MM Vol. 2”, il secondo capitolo della saga, contenente il brano “Veleno 6” feat. Gemitaiz, tuttora uno dei singoli di maggiore successo di MadMan, certificato triplo platino.

Continuando ad alternare le release di mixtape e album ufficiali, pubblica “Back Home” nel 2018 e “MM Vol. 3” nel 2019, certificati inoltre rispettivamente platino e oro. Il 7 giugno 2019 Gemitaiz & MadMan rilasciano “Veleno 7”, brano che batte il record nazionale di stream giornalieri per una singola traccia su Spotify e che anche anticipa “Scatola Nera”, il joint album uscito a settembre dello stesso anno.

A novembre 2021, dopo quasi due anni di pandemia, arriva “MM Vol. 4”: il quarto volume, il cui sound è curato quasi interamente da PK, è un lavoro più cupo, introspettivo, figlio del suo tempo. Tra le varie collaborazioni inoltre, non poteva mancare quella con Gemitaiz nell’ottavo capitolo della saga “Veleno”.

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NOT GOOD ci racconta il suo nuovo EP “BELLA FESTA BRUTTA GENTE”: “Spero che ascoltando questo progetto ci si senta compresi”

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Not Good è tornato venerdì 18 ottobre con il suo nuovo Mixtape “Bella festa Brutta gente”(Epic/Sony Music Italy)

Ascoltando il progetto emerge come il concept del disco si disegni interamente attorno ad una particolare parola chiave: consapevolezza. Una presa di coscienza che però non si priva d’essere camaleontica e poliedrica, esprimendosi  al meglio nell’intrecciare diversi fili tematici tra loro, dalla leggerezza alla riflessione, dalla disillusione all’amore, dal timore del futuro all’aver abbracciato il passato, da un viaggio introspettivo al racconto dell’attuale direzione e impronta del mondo che ci circonda. 

Premendo play sull’EP l’artista classe ’97 prende letteralmente per mano l’ascoltatore trascinandolo in un progetto con cui sentirsi compresi e soprattutto meno soli forse ripensando, come racconta lo stesso Not Good all’interno di “Lucido”, ad ormai “quanta differenza ci sia tra apparire ed esistere”.

Chi meglio di Not Good poteva raccontarci “Bella Festa Brutta Gente”? Noi di Honiro Journal lo abbiamo intervistato!

Siccome penso che il titolo sia proprio ciò che racchiude l’intero immaginario di un progetto, mi piaceva iniziare questa intervista chiedendoti semplicemente come mai la scelta di “Bella festa Brutta gente”

Il titolo riflette l’idea che avvolge l’intero progetto. Il concept di “Bella festa Brutta gente” vuole essere una metafora di vita e raccontare come venga sempre detto che la festa, quindi simbolicamente il mondo, non era niente di speciale, ma per fortuna lì con noi c’erano i nostri amici ed è stato proprio grazie a loro se abbiamo comunque passato una bella serata, nonostante l’ambiente non fosse dei migliori. È stata presa questa abitudine di scansarsi da ogni tipo di responsabilità, di ritenersi quasi estranei a qualsiasi evento della vita, con un titolo come questo volevo invece sottolineare come, spesso, in realtà siamo noi stessi i primi coautori della buona riuscita (o meno) di qualcosa. 

Nella prima traccia dell’ep racconti “E a cosa servirà scrivere canzoni se alla fine è tutto finto”. Forse affermerei che scrivere canzoni serva(e scaturisca) proprio dal fatto che purtroppo ultimamente il mondo abbia spesso intrapreso quella della finzione come strada maestra. Quanto è importante per te invece l’autenticità? Sia nella musica ma anche se vuoi nella vita in generale? E in che aspetto dell’EP credi che questo emerga di più?

Credo che emerga molto dai testi, questo aspetto inoltre è la costante dell’intero disco e in realtà anche il filo conduttore della mia vita. Penso che il fatto che io mi domandi a cosa servirà scrivere canzoni se alla fine la finzione a volte sembra prevalere e soprattutto che io me lo chieda in un brano che poi pubblico sia una presa di coscienza, una dichiarazione ad alta voce di come ci troviamo tutti immersi nella stessa situazione, quindi ancor più dell’autenticità sottolineerei l’essere consapevoli della finzione che spesso ci circonda. Indipendentemente dal voler o no cambiare la narrazione, l’importante è essere consapevoli in primo luogo che questa narrazione esista. 

Sempre in “Tutto Finto” dici “Non siamo capaci ma ho una testa per sbagliare assieme a te” e poi, anche all’interno della traccia “Lucido” accenni al fatto che “abbiamo giusto 20 anni”. Ricollegandoci al concetto di prima, in questo mondo che è ormai sempre più alla ricerca della perfezione, quanto credi sia invece importante vivere in modo libero il poter sbagliare? Soprattutto a quest’età, in cui abbiamo giusto 20 anni.

Per me sbagliare è importantissimo a livello umano, penso che l’errore sia il metro di paragone con il quale possiamo misurare effettivamente la ricchezza di una persona. Se una persona è davvero ricca a livello interiore si permette di sbagliare, di avere degli incidenti di percorso perché sa che se anche si rende conto di aver intrapreso una strada che si rivela fallimentare o senza meta potrà reinventarsi infinite volte grazie alla sua passione e alla sua creatività, concedendosi sempre più opportunità diverse tra loro. Anche i rapporti si basano proprio su quanto si riesca a ricostruire la relazione quando uno dei componenti sbaglia, c’è quindi una ricerca dell’interpretazione dell’errore che non mira a demonizzarlo ma anzi, al ripeterci che fortunatamente possiamo sbagliare e che non dobbiamo privarci di questa opportunità. 

Sempre in Lucido racconti “So che ti sembrerà stupido, ma stavo bene anche se il male era come portarlo dentro 24h e certe volte ci ho fatto anche l’amore”. Ho interpretato questa frase come la volontà (ovviamente in modo positivo) di abbracciare la sofferenza come una parte di noi. È proprio, paradossalmente, “amando il dolore”, “volendo bene anche al male” che scaturisce la musica? La necessità di esprimersi? 

Per rispondere a questa domanda la premessa che mi sento di fare è quella di dire che personalmente credo che le canzoni che lasciano un segno siano quelle che raccontano spaccati di vita, quelle che ti fanno piangere, emozionare, che raccontano anche la tristezza e la malinconia. In una società dove è sempre richiesto mostrarsi al top, mostrarsi al meglio e iper performanti credo sia importante raccontare come molto spesso si riesca ad estrapolare il bene e la felicità anche dalle situazioni difficili e il come, una volta affrontate, spesso poi ci troviamo a ripeterci che, a posteriori, ora non vorremmo essere persone diverse.

“Lo so che sei di fretta e corri, senza sogni” Questa frase con la mente mi ha ricordato la frenesia in cui, soprattutto ultimamente, è immerso il mondo e come molte volte ci ritroviamo quasi a correre senza sosta mentre il tempo scorre, per poi accorgerci come in quei momenti, ormai volatilizzati, non ci siamo dedicati a ciò che amavamo davvero, ai nostri sogni. Volevo quindi chiederti quanto per te sia importante azzerare il brusio, la frenesia del mondo e decidere di concentrarti su ciò che ami? 

Il mio sogno è proprio quello di percepire il mondo, in ogni sua sfumatura, quindi paradossalmente io in realtà mi nutro di questo brusio, mi piace dargli una spiegazione o attribuirgli nuove forme, e vedere anche in che modo le altre persone lo interpretino. All’interno della tracklist infatti la posizione di “Senza Sogni” non è di certo casuale, arriva dopo un brano passionale come “Lucido”, un banger come “LEAKS”, proprio perché anche la timeline dei pezzi vuole metaforicamente rappresentare le tipiche fasi di una festa, inizialmente c’è la felicità, l’euforia, poi invece, a tarda serata, subito dopo aver varcato la porta di casa si viene spesso avvolti da mille domande e ci si ritrova a riflettere.

Raccontando i brani dell’EP, sul tuo profilo Instagram, riguardo proprio a “Senza Sogni” affermi “non ho scritto questo pezzo pensando a dove potesse finire, ho solo cercato di dire quello che volevo come lo volevo”. Quando si parla di sogni, di aspettative, di ambizioni, spesso la nostra generazione incontra sentimenti come la rassegnazione o la delusione. Mi piaceva quindi chiederti se e come speri che magari questo brano in particolare possa aiutare chi lo ascolta sotto questo punto di vista.

Con questo brano non ho avuto la pretesa di riavvicinare qualcuno a sognare, credo che questa sia una traccia in cui chi ha una certa sensibilità, una certa fragilità, una certa emotività di sicuro potrà rivedersi e scorgere tasselli anche del proprio vissuto. In un momento nel quale siamo letteralmente sommersi da questa continua gara per dimostrarsi i migliori, credo che non sentirsi soli nell’aver sperimentato sentimenti come la disillusione sia ancor più importante che tornare a sognare. Spero che chi ascolta il progetto possa sentirsi compreso, che, ascoltando un brano, dica “è lo stesso sentimento che avrei raccontato io”.

“E non dovremmo dirlo a nessuno che ci spaventa il futuro”
Prima o poi il futuro diventa presente e magari quando arriva, in realtà, non spaventa più… ti volevo quindi chiedere se ti andasse ti anticiparci liberamente cosa dobbiamo aspettarci dal futuro di Not Good

Avevo veramente bisogno di pubblicare questo progetto, di raccontarmi con queste tracce e di farlo con una chiave stilistica diversa con la quale io potessi trovare un ventaglio di contaminazioni che unissero il rap a nuove sonorità per me. Io spero di continuare sempre a giocare con me stesso, facendo musica sempre migliore, prendendomi liberamente tutto il tempo che mi serve per realizzarla. Posso anticiparvi solo che sto lavorando a tanti nuovi progetti!

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Mondo Marcio fuori con “Città del fumo Pt. 2”

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Esce venerdì 18 ottobre “CITTA’ DEL FUMO PT. 2”, il nuovo singolo di MONDO MARCIO in collaborazione con VALE PAIN, disponibile su tutte le piattaforme digitali per Columbia Records / Sony Music Italia.

L’annuncio del rapper arriva dopo la collaborazione con SHIVA sulla traccia “SETE”, nata dal remake del singolo storico di Mondo Marcio “Non ti ho mai detto”, estratto dal suo secondo album in major “Generazione X” e con Heartman sul brano “FAI L’UOMO”.

Pilastro della scena urban italiana e tra i primi artisti ad avere portato la rap culture ad un pubblico mainstream, Mondo Marcio torna con un singolo, presentato in anteprima sul palco di PLUG-MI 2024, che dimostra la sua grande versatilità e la capacità di connettere mondi e generazioni.

E’ la relazione con Milano a fare da terreno comune per gli artisti: la “città del fumo” per eccellenza, un racconto che si riconnette ad un brano iconico di Mondo Marcio del 2003 per chiuderne il cerchio. La penna sapiente e incisiva del rapper traccia le coordinate emotive di un luogo che rappresenta una moltitudine di aspetti: Milano è una sfida, una scuola, una casa, è un centro di incontri e di scontri ed ha la capacità di plasmare intere generazioni di artisti. Milano è un organismo che impara a conoscerti e che non smette mai di cambiare pelle pur mantenendo intatti alcuni dei suoi tratti identitari, come emerge dal confronto tra Mondo Marcio e Vale Pain.
Prodotto da Yuks e Uale, il singolo è insieme un ritratto autentico e un tributo al capoluogo lombardo, catturato in tutte le sue sfaccettature.“Ho deciso di continuare la saga di Città del Fumo perché la mia storia con Milano è per sempre. E’ la città che mi ha cresciuto e che mi ha visto diventare chi sono oggi. Queste strade mi conoscono meglio di chiunque. Ho scelto Vale perché il suo modo di vivere la città mi ha fatto capire che certe cose non sono cambiate e non cambieranno mai. La città che accoglie tutti allo stesso modo perché non guarda in faccia nessuno.”

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”PASSSHIT!”, suoni e ritmiche south per il giovane duo Spidy & Biso che vuole dettare le proprie regole

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Suoni e ritmiche south e badass per il giovane duo Spidy & Biso che vuole dettare
le proprie regole con PASSSHIT!, il nuovo brano in uscita l’11 ottobre per Honiro
Label.
Lezioni di stile in una commistione sonora e testuale fresca, contemporanea, che
certifica il duo come astri nascenti di una nuova scena accattivante e originale,
dove il senso di rivalsa e la voglia di dimostrare le proprie capacità riescono ad
andare oltre tutto.
“”PASSSHIT!” è figlia del nostro Life Style. Stavamo ritornando da una serata,
sballati e con l’adrenalina a mille, quando Laurent, il nostro producer, ci ha fatto
sentire un suo nuovo beat. Mentre le pareti della macchina tremavano per la

potenza dei bassi, ci siamo lasciati trasportare da quel sound ed abbiamo iniziato
ad improvvisare delle barre. “PASSSHIT!” è una delle nostre sfumature più calde,
la melodia ed il flow di Spidy si sposano perfettamente con la crudezza della strofa
di Biso.’’. – ci raccontano.

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